L'Eremo incastonato nella roccia
Uno degli eremi celestiniani più suggestivi sicuramente è quello di San Bartolomeo in Legio. L’eremo infatti appare come incastonato nella roccia diventando tutt’uno con essa, rappresentando la simbiosi perfetta tra uomo e natura.
Fu edificato circa nel 1250 dal Futuro papa Celestino V in onore di San Bartolomeo rappresentato all’ interno dell ‘eremo da una statua, si dice che il futuro papa abbia soggiornato qui in perfetta solitudine per circa due anni.
Si accede all’eremo tramite tre scalinate una a nord, composta da 30 gradini irregolari ricavati direttamente nella roccia, una a sud, ricavata sempre nella roccia, ma più lunga ed irregolare, ed infine due al centro della balconata, una delle quali svolgeva funzioni di Scala Santa.
Lungo la parete sinistra della facciata vi è una piccola sorgente d’acqua, che, tramite un canaletto, scorre fuori della chiesa perdendosi nella roccia. Tale acqua, ritenuta santa, una volta mescolata con l’acqua della sorgente sottostante l’eremo viene raccolta nell’acquasantiera.
Il 25 agosto, da secoli gli abitanti del borgo del comune di Roccamorice partono alle prime luci dell’ alba per giungere all’ Eremo di San Bartolomeo. I pellegrini dopo la messa delle ore 7:00 riportano amorevolmente la statua presso la Chiesa del piccolo borgo per poi essere riportata il 9 settembre all’interno dell’eremo.
Soggiornando a Caramanico Terme, l’eremo di San Bartolomeo è raggiungibile dalla Valle Giumentina di Decontra percorrendo un percorso della durata di circa 2 ore e mezza. Il sentiero è di tipo facile, puoi effettuare l’escursione in autonomia o servendoti della guide.
Per le visite guidate visita il sito di Majambiente.